

Master of art diploma & Applied art diploma | Diploma in Maestro d'arte e di Maturità d'arte applicata nell'indirizzo di Decorazione pittorica.
University degree Scenography | Laurea con 110 e lode in Scenografia presso l'Accademia di BB AA di Firenze.
Qualification SSIS for teaching | Pluri-Abilitazione all'insegnamento con 80/80 presso la SSIS Toscana in discipline scenografiche, architettoniche, design, arredo e storia dell'arte.
Radio broadcast for the song TTT | Messa in onda radiofonica presso radio popolare roma e radio articolo1 del brano TTT
Collective exhibition Pigneto Città Aperta, AMA | Collettiva d'arte a Roma presso l'evento Pigneto Città Aperta, con l'installazione AMA
Interview with Fatto Quotidiano | Intervista rilasciata al Fatto Quotidiano
Lookism was exhibited at Studio Nucleika during the 'Call for Artist' event (Catalog) | Lookism è stata esposta presso lo Studio Nucleika in occasione dell’evento "Call for Artist" (Catalogo).
I've always painted only for myself - I never wanted to exhibit my works. - I never wanted to sell my paintings - I changed my mind. | non ho mai voluto esibire e vendere le mie opere, ho sempre dipinto per me stesso. Ora ho cambiato idea.
LIMBICO
Il bisogno espressivo del mio operato non si è rivelato chiaramente da subito. Per anni, sin da bambino, ho dipinto senza sapere quali fossero le mie ragioni creative. Come in un percorso auto-analitico, nel tempo, queste mi sono state 'comunicate' dalle stesse mie opere: il Limbico. Il mio manifesto.
Essere e Non Essere (E&N) sono due condizioni distanziate da un gigantesco intercapedine: una fessura attraverso cui possiamo scorgere il creato, la vita. Il Limbico: una linea di demarcazione così spessa da incorniciare lo scorrere del tempo e il divenire delle cose.
L’Essere qui però è inteso come il definitivo raggiungimento delle aspirazioni: la perfezione, verso cui siamo protesi. L’ambizione per la quale c’è chi è disposto a sacrificare il proprio presente. E se l’utopia distrae dal presente non è sana. L’Essere è quello status raggiunto il quale la nostra esistenza non avrebbe più scopo e verrebbe archiviata. Le nostre tensioni utopistiche crollerebbero nella stasi, nella lobotomia, nell’annullamento, nella ‘morte interiore’. La fine. Perfezionare è uccidere.
La ‘perfezione dell’Essere’ ricorda alcuni comportamenti sociali che, nel tentativo di imitarla o riprodurla, creano false idee di un ‘ordine’ assoluto: stereotipi, mode, convenzioni, l’eticizzazione di ogni dettaglio comportamentale, l’ossessione del politicamente corretto. Un ‘ordine’ integralista, fatto di regole illusorie, spacciato per sinonimo di ‘armonia’. E non a caso, là dove regnano queste pulsioni ‘ordinate’, che sono la scure di ogni libertà espressiva, regna la morte dell’autenticità. Il luogo del cosa ‘si deve dire’ e ‘non si deve dire’, anziché del ‘cosa DESIDERO dire’. D'altro canto il caos è un ingrediente indispensabile della perfezione, senza il quale, questa, non sarebbe più identificabile, polverizzandosi al vento.
Il Non Essere, dall’altra parte, è semplicemente la morte fisica, caos totale, disfacimento di tutte le cose. Ma, volendo, anche della rinuncia, della sconfitta, dell’annichilimento, dell’isolamento sociale. Dunque E&N coincidono, sono la stessa cosa: la fine.
Il Limbico invece è il luogo dell’indefinito, dell’imperfetto, e dunque delle diversità, della molteplicità, della varietà, ed ancora dell'autenticità e della verità, la dove coesistono paradiso ed inferno, bassi istinti e sacralità, odio e amore, disagio e funambolica magia, scopatori seriali e ballerini di tango, mercenari e mangiatori di spade, atmosfere DIVINE e INQUIETANTI. Verità e obliquità, inquietante e sorridente, spaventoso e seducente, gioie e dolore, fortuna e sfortuna, ingiustizia ed uguaglianza, cielo e terra.
La forma dunque, se vuole lealmente raccontare la vita, non può né Essere né Non Essere, né definita né indefinita, deve porsi nel Limbico e transitare tra le due condizioni. Le fattezze anatomiche e le loro pose non possono essere statiche e iper-definite da un realismo fotografico (che di reale non ha null'altro che la mera percezione visiva). Non possiamo discostarci dunque dalla correttezza anatomica ma non possiamo definirla togliendole ogni tensione dinamica ed ampi margini di respiro evocativo. La forma deve esistere tra la rappresentazione e la sua decostruzione, presentando elementi riconoscibili ed irriconoscibili, simbolici e istintuali.
Il rapporto tra ragione e sentimento trova una mediazione. Non si può premeditare ‘perfettamente’ l’esecuzione di un’opera, sia pratica che intellettuale, e non saremmo nemmeno capaci di realizzarla così come premeditato. Né è opportuna l’assenza della logica: nella migliore delle ipotesi astrattiste esprimeremmo un legittimo ed individuale stato d’animo, nella peggiore staremmo scarabocchiando. Il significato non è ‘a monte’, prima della realizzazione, ma è presente: trae significato durante il suo divenire, in un approccio empirico. La ragione indirizza alcune necessità tecniche e, volendo, la scelta del soggetto. Aiuta l’irrazionale 'scortandolo'. Poi però la ‘follia’, sincera per definizione, ha la responsabilità di fare tutto il resto: l’opera. Il Limbico è prevalentemente viscerale e spontaneo.
Il mondo è al collasso. L'equilibri tra E&N è tragicamente sbilanciato verso il primo. La ricerca di un ‘ordine’ (economico, politico, etc), fondato sul materialismo, porta a distruzione ambientale e guerre. I treni erano ‘ordinati’, perché arrivavano in orario, ma non erano ‘armoniosi’, perché conducevano ad Auschwitz: alla morte. L’ordine (aspirazione alla perfezione) è morte, dunque Essere. Nuovo Ordine Mondiale significa il definitivo crollo di ogni umanità, profilando un mondo improprio ed invivibile.
Così come il caos (totale perdita di sé, dunque morte), è il Non Essere. E&N portano al disfacimento identificandosi l’un l’altro. Se stiamo dirigendoci verso la totale distruzione è perché non viviamo più nel Limbico. L’uomo ha rinunciato a vivere.
L’artista, se vero artista, sente il suo ruolo sociale pressato da un’esistenza ‘ristretta’. Ripristinare il limbico è il bisogno e dovere di riappropriarsi del proprio luogo: la vita, raccontarne i protagonisti ed invitare a riviverlo. Questi sono persone, corpi e volti, dentro questo tormentoso oscillare tra E&N, che è tensione utopistica, moto, energia, vita, presente. L’imperfezione è ‘esserci’, la potenza delle emozioni, la grandezza empatica del riconoscersi, la sensualità erotica del corteggiamento.
Monsieur Folie
10/11/24 - 21/11/24